PENSIERI SUL BALCONE


Questo virus ci chiude in casa e limita la nostra libertà personale oramai da settimane.
Mi chiedo: ma eravamo liberi anche prima o la nostra era una libertà apparente vigilata?
Una situazione mondiale come quella che stiamo vivendo, dove non c’è distinzione di sesso, di primo o terzo mondo, di colore politico ne tanto meno di fascia isee, forse vuole insegnarci o dirci qualcosa?
Secondo me dovrebbe servire a guardarci dentro, ma dentro con umiltà e senza paura di conoscerci realmente, senza paura di giudizio altrui, senza presunzione di sapere.
A voi che leggete, cosa vi sta insegnando questo stop forzato? Quali pensieri vi passano per la mente? Cosa vi angoscia e cosa di più vi manca? Quali sono i vostri progetti per il vostro futuro?
Quale è la prima cosa che farete quando tutto pian piano ritornerà alla normalità?
Vi invito ad utilizzare questo tempo per meditare e per comprendere che direzione dovrà prendere la vostra vita.
Non sprechiamo questo tempo a disposizione! Coraggio.
Voglio condividere con voi alcuni miei pensieri che mi passano per la mente; pensieri miei, quindi né giusti e né sbagliati in quanto pensieri miei, proprio come possono essere i vostri. Pensieri nati sul balcone, unico luogo di aria per il mio corpo e la mia mente.
Sento il rumore del silenzio intorno che dà più fastidio del vero rumore e devo dire che mi fa anche male.
Cosa mi sta offrendo il balcone? Mi affaccio e vedo che c’è chi si concede una sigaretta, chi ha deciso di iniziare a fare le grandi pulizie partendo dalle ringhiere e dalle tende, c’è chi si parla da una balcone all’altro, chi suona e chi canta, chi dipinge e mostra il capolavoro, chi proietta un film, chi tira due calci al pallone.
Sul mio balcone mi chiedo personalmente quanto tempo ho sprecato per le cose inutili solo perché legata alla routine, agli usi e alle consuetudini. Mi concedo un attimo di respiro profondo, guardo le mie piante crescere: il tempo non aspetta, infatti è già primavera!
Mi domando ancora: ma chi sono io per impormi sugli altri e chi sono gli altri per dirmi cosa è giusto e cosa è sbagliato e cosa devo fare? Penso a questi giorni difficili di convivenza, agli schemi spezzati e ai secondi che passano lenti.
Penso al futuro perché la speranza che tutto passi velocemente è viva dentro di me, ma so benissimo che nulla sarà più come prima. Il segno ci sarà e rimarrà impresso.
Mi domando se quello che avevo prima, se quello per il quale ho sempre lottato per averlo o mantenerlo, mi interesserà ancora. Mi rendo conto che tutta questa situazione, per moltissimi è difficile come è difficile mantenere la lucidità e la calma. Tutto questo sfocia in rabbia e paura, tutto questo fermenta instabilità e caos.
Cerchiamo quindi di staccarci da ciò e soprattutto cerchiamo di non sprecare questo tempo per progettare l’inizio di qualcosa di nuovo.
Lia


4 commenti:

  1. Sono pienamente d'accordo con te. Questo periodo dovrebbe farci riflettere molto,su noi noi stessi e cominciare a pensare ai nostri progetti. La speranza non deve mai spegnersi in ognuno di noi. Solo così si può lasciare da parte la rabbia e l'ansia che in questi giorni sembra prevalere. Grazie Lia

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  2. Direi che fa molto pensare...e provo a esprimerti un po' di mie riflessioni.
    In questo momento programmare qualcosa di futuro ovviamente richiede un grande sforzo perché la paura di quello che sarà il mondo dopo questa pandemia c'è ed é tanta, ma proprio questi giorni a casa ci servono per riflettere su quello che effettivamente vogliamo e soprattutto non vogliamo più per il dopo.
    Ci sto provando, nel mio piccolo, a togliere ciò che non voglio più, ma che sforzo... È difficilissimo non ricadere nelle abitudini, nel modo di fare sbagliato anche se sai che é sbagliato!
    È un lavoro lungo lungo ed é forse per questo che il covid non va via... Lo sa anche lui che ci vuole molto tempo per smuovere davvero qualcosa

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  3. Questo periodo di isolamento ci farà capire chi è cosa è importante per noi. Guardare al futuro e in questo momento dire che andrà tutto è un pensiero forte e lo urliamo in tutti i modi... Questa PANDEMIA dovrebbe essere un monito per tutti, bisogna cambiare per poter costruire un mondo migliore.

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  4. A me manca il rumore della vita ❤
    Sicuramente qualcuno più grande e al di sopra e noi ha voluto frenare fermare quella che prima non era più umanità rispettare e amare era diventato un concetto di vita ormai lontano....cosa farò dopo? Innanzitutto un viaggio nella mia terra di origine laddove andrò ad abbracciare con immensa gratitudine la Dr.ssa Luongo
    Sarà come abbracciare tutti gli operatori sanitari italiani e non dicendole grazie di ❤ oltretutto lei mi sta aiutando in un percorso duro e difficile ma sono certa ne usciro' vincente per questo il mio motto è "chi vuole essere lieto sia nel domani non ve certezza" ❤

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